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UE: 66 milioni ai Big Data

Siamo nel contesto di Horizon 2020 il  programma di fondi dell’Unione Europea per supportare e incoraggiare la ricerca e l’innovazione tecnologica nel periodo 2014-2020 con in pancia circa 80 miliardi di Euro. In particolare nella seconda sezione (o “pillar” per usare la nomenclatura originale), dedicata alla leadership industriale,  c’è il sottoprogramma Information and communication technologies. Nell’ambito di quest’ultimo si mettono a disposizione 66 milioni di Euro destinandoli a partenariati pubblici e privati(Ppp) sotto forma di  5 inviti(o “calls”) per la richiesta di finanziamenti a progetti su Big Data.

Gli inviti sono stati pubblicati lo scorso 14 Ottobre con scadenze distribuite nel tempo: i primi 4 sono stati lanciati il 20 Ottobre e termineranno il 12 Aprile 2016, l’ultimo invito sarà lanciato l’8 Dicembre con scadenza 25 Aprile 2017. Vediamo la descrizione di tali inviti più nel dettaglio:

1 Big Data PPP: cross-sectorial and cross-lingual data integration and experimentation (ICT-14-2016-2017).  Questo invito parte dall’osservazione del fatto che, sostiene l’UE, l’Europa ha un grosso deficit nel trasferimento di informazione tra settori differenti  e la cultura del collegamento culturale e di dati non è sviluppata come dovrebbe. A tal proposito si descrivono due generi di proposte papabili per il finanziamento. Il primo prevede proposte che vanno da 1 a 3 milioni di Euro e si inseriscono nell’ambito di integrazioe di dati infra-settoriale e tra domini diversi. Il secondo accetterà proposte nella fascia di circa 7 milioni di Euro per progetti di “Big Data incubators” che si muovano attraverso settori e/o lingue e culture diverse. (maggiori informazioni)

2 Big Data PPP: Large Scale Pilot actions in sectors best benefitting from data-driven innovation (ICT-15-2016-2017).   Nell’Unione si osserva un discreto aumento dell’attività di ricerca e sviluppo per quanto riguarda le tecnologie di gestione e interpretazione di grandi moli di dati, ma tale ricerca riesce raramente ad essere applicata su larga scala. Le proposte per questo invito si dovrebbero idealmente collocare tra 10 e 15 milioni di Euro, ma saranno prese in considerazione anche richieste per somme diverse. Si tratta di elaborare un pilot per l’applicazione di tecniche di Big Data Analytics di ampio respiro all’interno di settori industriali strategici per L’UE come salute, energia, ambiente, osservazione del pianeta, geospaziale, trasporti, manifattura, finanza e media. (maggiori informazioni)

3 Big data PPP: research addressing main technology challenges of the data economy (ICT-16-2017). L’UE ci ricorda come vengano persi vantaggi strategici che potrebbero provenire dall’applicazione delle tecnologie Big Data a causa della non adatta qualità dei software di fruizione di tali tecnologie. La richiesta ritenuta adatta per questo invito è tra i 2 e i 5 milioni di Euro, ma anche qui proposte per cifre differenti non saranno scartate a priori. Il progetto dovrà realizzare un software che consegua un miglioramento di chiara significatività industriale in uno tra i seguenti tre scopi: software stack che aiutino il lavoro di raccolta e elaborazione dei tecnici di Big Data, data mining e ricerca informazioni distribuite,  real time processing di streaming di grandi quantità di dati. (maggiori informazioni)

4 Big data PPP: Support, industrial skills, benchmarking and evaluation (ICT-17-2016-2017). Il partenariato Big Data è un programma appena nato e sin da ora si presenta il bisogno di strumenti a supporto per lo sviluppo dello stesso. La commissione riterrà appropriate richieste di finanziamenti intorno ai 5 milioni di Euro. Il progetto dovrà fornire uno strumento di supporto al programma tra i seguenti: istruzione e training per la formazione di nuovi esperti di Big Data, benchmarking ed individuazione della scala per la misurazione delle performance e i miglioramenti nell’ambito di Big data PPP. (maggiori informazioni)

5 Big data PPP: privacy-preserving big data technologies (ICT-18-2016). Le aziende dell’Unione spesso non hanno una strada consolidata per la salvaguardia della privacy riguardo ai loro dati e i consumatori/cittadini hanno la percezione che i loro dati personali non siano adeguatamente protetti. Ci sono due grandi ramificazioni per questo invito. La prima prevede progetti che siano rivolti all’identificazione di nuove tecniche e protocolli che supportino la protezione dei dati personali per attività di harvesting,condivisione e distribuzione di dati; la richiesta ideale si colloca tra 2 e 5 milioni di Euro. La seconda ramificazione prevede progetti che diano un contributo alla formazione del retroterra etico e sociale per capire le implicazioni delle varie tecniche di salvaguardia della privacy; la richiesta ideale è intorno a 1 milione di Euro. (maggiori informazioni)

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