Artificial Intelligence

Le API di Ozlo per realizzare motori di AI

La startup di AI Ozlo ha deciso di rendere disponibile il suo strato di conoscenza meticolosamente costruito. La nuova suite di API includerà tools sia per esprimere knowledge che per comprendere il linguaggio ed aiuterà a rendere più “democratica” la creazione di assistenti di conversational AI.

Usati sin dagli anni 80 i knowledge graph sono preziosi per strutturare database molto consistenti al fine di costruire tools intelligenti di AI. Il punto è che l’intelligenza artificiale non è soltanto realizzabile tramite il learning di enormi quantità di dati, specialmente se questi dati non sono strutturati. Nonostante nessuna vera intelligenza artificiale sia stata partorita dalle aziende che oggigiorno hanno a disposizione quantità enormi di dati ben organizzati(Google,Facebook,Microsoft etc.), tali aziende hanno fatto uso di knowledge graph per ridurre lo spazio di ricerca di informazioni nel mare magnum delle loro basi di dati. Un esempio sono i search widget di Google che rispondono alle domande più ricercate direttamente prima dei risultati veri e propri della ricerca.

Ad onor del vero bisogna dire che la parte centrale della maggior parte degli stack tecnologici per conversational AI odierni è costuita da motori di NLP. Tuttavia i knowledge graph rimangono uno strato critico di queste architetture. Innanzitutto perchè è difficile approcciarsi al campo visto che non ci sono molti tools disponibili dai quali partire e gli sviluppatori che intendono approcciarsi debbono spesso reinventare la ruota perdendo tempo prezioso.

Ozlo usa un approccio probabilistico al knowledge graph per permettere di avere dei miglioramenti tecnologici misurabilie e spingere il mercato AI verso la democratizzazione. I tools rilasciati agli sviluppatori costituiscono il core del bot properietario di Ozlo. Ozlo ha “in pancia” più di 2 miliardi di fatti, ma può anche gestire queries per informazioni d’opinione, come ad esempio se in un certo ristorante le ostriche sono buone:

api di ozlo

 

 

Charles Jolley, CEO di Ozlo, spera che l’azienda potrà monetizzare le sue API ed allo stesso tempo aprire il terreno per nuove realtà che desiderano fornire una migliore user-experience ai propri utenti.

Le API avranno un costo secondo il volume di utilizzo. Inoltre l’azienda sta mettendo a disposizione ulteriori API per Intent Detect, cioè che permettono di capire le intenzioni degli utenti tramite le loro queries.

Le API stanno cambiando il mondo IT, leggi questo articolo.

 

articolo originale: techcrunch.com

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