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Intervista di Jack Dorsey a Edward Snowden

Il CEO di Twitter Jack Dorsey ha intervistato Edward Snowden oggi, e il grande tema di discussione, ovviamente, è stato la tecnologia.

Durante il Q&A (trasmesso in diretta sull’account PardonSnowden su Periscope) Snowden ha discusso i dati che molte aziende online continuano a raccogliere circa i propri utenti, la creazione di un “mondo quantificato” che amplia le opportunità di sorveglianza della popolazione per i governi.

“Se devi essere monitorato, è qualcosa alla quale dovresti aver dato un consenso, qualcosa che tu dovresti capire a fondo, qualcosa della quale dovresti essere a conoscenza innanzitutto e qualcosa che dovresti poter cambiare in qualsiasi momento.” Ha detto Snowden.

Edward Snowden ha riconosciuto che c’è una distinzione sostanziale tra la raccolta del contenuto della nostra comunicazione (quello che diciamo durante una telefonata ad esempio) e metadati (informazione su tra chi fosse la telefonata e quanto è durata). Per alcuni la sorveglianza che raccoglie solamente metadati potrebbe sembrare meno allarmante, ma Snowden sostiene che “il monitoraggio dei metadati può essere in molti casi più invadente e pericoloso, perchè può essere operato su larga scala”

Snowden continua dicendo che stiamo affrontando pericoli senza precedenti a causa di tutti i dati che ora sono disponibili; in passato, ad esempio, non c’era modo per il governo di ottenere un elenco di tutte le riviste che legge abitualmente una persona od ogni libro che preleva da una biblioteca.

“[…in passato] le vostre convinzioni, il vostro futuro, le vostre speranze, i vostri sogni appartenevano a voi”, ha detto Snowden. “Sempre più spesso, queste cose oggi sono dati che appartengono ad aziende online e queste aziende possono condividerli come vogliono, senza un adeguato controllo.”

Edward Snowden non sostiene che le aziende non dovrebbero raccogliere i dati degli utenti, ma piuttosto che “sono gli utenti gli unici soggetti che dovrebbero essere in controllo dei propri dati”

“Questo è il problema centrale del futuro: come facciamo a restituire il controllo delle identità digitali alle persone alle quali appartengono?” Ha detto Snowden.

Quanto detto da Snowden potrebbe a questo punto sembrare una drammatizzazione dei fatti, ma quando gli viene chiesto del programma di “normalizzazione” della sorveglianza da parte del governo Americano, Snowden suggerisce che la questione va al di là della sorveglianza: “Qui non parliamo soltanto di sorveglianza, qui si tratta dei fondamenti stessi della democrazia, si tratta di restituire potere e coscienza alle persone”, in particolare Snowden sostiene che “c’è un crescente squilibrio di potere in conseguenza del quale i funzionari pubblici sapranno sempre di più sul conto di privati cittadini, mentre i cittadini conoscono sempre meno le azioni dei pubblici ufficiali, non possono nemmeno vedere le loro dichiarazioni dei redditi”.

Allo stesso tempo osserva come la tecnologia offra opportunità per la libertà e l’emancipazione che si allargano ben oltre i confini del singolo paese. “La legge Americana è importante”, dice Snowden “ma abbiamo bisogno di pensare le cose non solo in ambito nazionale, non solo nel contesto locale, ma in un contesto globale”

“Ha senso correggere le cose negli Stati Uniti senza che vengano corrette in tutti gli altri contesti?” si chiede Snowden “No, ma se parliamo di tecnologia, forse. Ad esempio se qualcuno costruisse una tecnologia di comunicazione criptata che non può essere violata, censurata o controllata, staremmo contribuendo a creare un tessuto di libertà in tutto il mondo”.

Edward Snowden ha coperto un altro tema caldo: le fake news. Ha criticato l’idea di avere aziende come Google o Facebook in potere di censurare i contenuti “offensivi” (sia che si parli di false notizie o posts che supportano posizioni di terroristi) perchè molte nazioni hanno regole molto restrittive, quando non proprio oppressive, riguardo la libertà di parola.”Il problema delle false notizie non si risolve sperando in un arbitro, ma piuttosto facendo si che noi, come utenti di questi servizi online, ci possiamo aiutare l’un l’altro. La risposta ai discorsi malintenzionati non è la censura, ma altri discorsi. Dobbiamo diffondere l’idea che il pensiero critico è fondamentale ora come non mai.”

Naturalmente non tutti i temi affrontati nell’intervista sono stati così pesanti. Snowden, tra l’altro, ha anche offerto un feedback per il prodotto di Dorsey (Twitter): gli piacerebbe essere in grado di poter modificare i tweet. Dorsey su questo tema ha glissato passando alla domanda successiva senza alcun commento, quindi non crediamo il suggerimento verrà raccolto in tempi brevi…

Leggi di più sui presunti attacchi informatici russi.

 

articolo originale: techcrunch.com

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