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Il futuro del lavoro

Noi esseri umani siamo originariamente cacciatori-raccoglitori addomesticati dall’evoluzione in agricoltori. Circa 10000 anni fa, abbiamo scoperto le meraviglie dell’agricoltura. Per guidare la transizione da cacciatori-raccoglitori verso l’agricoltura, abbiamo inventato le norme sociali e le sanzioni per chi le violava. L’esempio principe di questo “indirizzamento” verso la trasformazione è la storia di Caino e Abele che termina con Caino l’agricoltore che uccide suo fratello, il favorito di Dio, Abele il cacciatore-raccoglitore.

La vita da cacciatore-raccoglitore non era fantastica, ma era la direzione verso la quale il nostro corredo genetico si è evoluto

Naturalmente le vite del contadino e del cacciatore-raccoglitore sono molto diverse. Come cacciatori-raccoglitori siamo stati a lungo in movimento, abbiamo trascorso molto tempo ad esplorare ed abbiamo incontrato stranieri con i quali abbiamo concluso scambi reciprocamente vantaggiosi. Come agricoltori al contrario, siamo stati costretti in un posto, sfruttando la nostra conoscenza abbiamo provveduto ai bisogni ed abbiamo costruito protezione contro le minacce da parte di estranei.

Questo grande cambiamento nel modo in cui l’essere umano viveva la propria vita è accaduto così in fretta che l’evoluzione genetica non ha avuto il tempo di recuperare. In effetti noi esseri umani portiamo ancora dentro di noi alcuni aspetti innati della nostra natura di cacciatori-raccoglitori, ma in una “camicia di forza” sociale e culturale che ci rende agricoltori.

La vita da contadino era terribile per un cacciatore, ma permetteva di produrre molto cibo

Ovviamente l’era degli esseri umani in quanto agricoltori veri e propri è ormai finita. Dopo la rivoluzione industriale le macchine hanno preso il sopravvento sulla fatica. In un brevissimo periodo di tempo, siamo passati da un mondo in cui la maggior parte delle persone lavorava nell’agricoltura ad uno in cui quasi nessuno lo fa più.

Tuttavia i nostri “valori da contadini” sono ancora vivi e vegeti nella cultura e nei luoghi del lavoro moderno. Questo residuo culturale riduce la nostra felicità e produttività. Come se fosse un disturbo da stress post-traumatico, stiamo esercitando un grande sforzo per mantenere paradigmi di vita appartenenti ad un’epoca passata che oggigiorno non hanno più senso.

Quando abbiamo meccanizzato l’agricoltura e le prime grandi imprese industriali, abbiamo preso in prestito i valori degli agricoltori per coordinare le nostre attività. Il lavoro in una linea di fabbrica non era così diverso dal lavoro in una grande fattoria, occorreva infatti mantenere in linea le persone con schemi simili.

Ora il lavoro sta cambiando di nuovo. Negli ultimi tre anni, la quantità di persone che partecipano alla “online freelance economy” è cresciuto di un fattore moltiplicativo 53. Internet ha permesso la costruzione di strumenti (come konsus, guru, upwork e molti altri) che abbattono drasticamente i costi di coordinamento. Visto come tali costi continuano ancora a precipitare verso il basso, non abbiamo più bisogno di un posto fisico di lavoro per raggruppare insieme le attività. Non abbiamo più bisogno della nostra camicia da contadini per essere produttivi.

Stiamo assistendo alla dissoluzione del beneficio economico che la cultura contadina traslata nel mondo industriale aveva portato. Per la prima volta in 10000 anni, abbiamo la possibilità di togliere le nostre catene auto-imposte e tornare a valori più in linea con la nostra natura.

Ci sono molte aziende in crescita che in questo momento stanno adottando un modello di lavoro basato su freelancer. Negli ultimi anni questa modalità ha iniziato ad avere un senso per molte professioni ed il cambiamento è avvenuto in fretta. Così in fretta che in molti casi questo nuovo mondo è stato visto come un Far West per molte aziende dove i liberi professionisti sono stati trattati in maniera brutale, per questo alcuni governi stanno cercando di regolamentare questo nuovo mercato.

Siamo ancori lontani da un mondo ideale nel quale questo nuovo modello di lavoro permetta a tutti di lavorare da dove si vuole, quando si vuole e per chi si vuole, tuttavia nei prossimi anni il lavoro e l’occupazione, se prosegue questo trend, avranno un aspetto molto diverso dagli ultimi 300 anni.

Nel futuro tutti saranno in grado di creare le proprie app.

 

articolo originale: techcrunch.com

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